Matteo Ribera, dopo più di due anni con la divisa dei Mkers, è ora diventato un player di Exeed, andando così a rafforzare ulteriormente il lato FIFA del team neroviola. Federico Brambilla, Ceo & Co founder Exeed e Vicepresidente IIDEA, e lo stesso Ribera hanno risposto alle nostre domande a riguardo.
Federico Brambilla
–Seguivate da tempo Matteo? A cosa è dovuta la scelta di averlo nel vostro team?
«Come Exeed siamo sempre in continuo scouting di player affermati, nuovi talenti alla ricerca di staff idoneo e competente per ampliare la struttura. In un mondo come questo bisogna sempre tenere 1000 occhi aperti e anche sapere cogliere l’attimo, come è stato fatto per Matteo. Il campionato 2019/2020 è stato il nostro primo anno su FIFA. Pensavo di essere all’altezza di alcune competizioni e avere un roster solido, ma il tempo ci ha fatto capire che il mondo di FIFA cambia di anno in anno e quindi è una grossa incognita anche se hai giocatori di altissimo livello come Dagnolf e Hollywood. Dal prossimo anno Nello sarà il Coach e avrà più un ruolo manageriale della sezione di Fifa (anche perché dovrà coltivare i futuri proplayer nella sezione accademy). Dato ciò dovevamo affiancare ad un grande campione come Daniele un altro player di livello, ecco perché Ribera!»
–Quali speranze riponete in Matteo e quali obiettivi credete possa realizzare con i vostri colori?
«Penso che il trio Dagnolf Hollywod e Ribera, sia da un punto di vista competitivo che comunicativo sia un’ottima, se non una delle più sicure, realtà. Matteo ha già fatto vedere in passato quanto vale e sono sicuro che con Exeed potrà fare molto di più!!
–Il suo ingresso in Exeed rafforza ulteriormente quanto già di eccezionale fatto da voi durante questi ultimi anni collocandovi tra le più rilevanti realtà di eSports in Italia.
Quali progetti ci sono in cantiere e dove volete arrivare?
«Exeed vuole essere il punto di riferimento dell’eSports italiano e non solo. Tutto parte dalle persone che la compongono, dai player allo staff. Va da sè che se avrai dei campioni allora tutto sarà un po’ più semplice.
I progetti futuri sono molto promettenti. Restando sempre su FIFA stiamo guardando quello che sarà la E-serie A ed è di nostro interesse intraprendere una partnership con uno dei club che ne fa parte, ma ora come ora non posso sbilanciarmi troppo».
Matteo Ribera
-Dopo più di due anni lasci Mkers, quali sono le cause di questa separazione? Quali sensazioni hai per questa tua nuova avventura?
«Quella di lasciare Mkers non è stata una scelta facile, il percorso fatto con loro mi ha dato tanto sia dal punto di vista professionale che umano. Spesso però in ambito lavorativo, le proprie ambizioni finiscono col discostarsi da quelle di chi ti è alle spalle, motivo per cui ho iniziato a maturare questa decisione quando mi sono reso conto che, alla luce di tutti i risultati che ho ottenuto, volevo di più per me e per la mia carriera, e loro non erano disposti ad accontentarmi. La scelta di entrare in Exeed è stata ponderata e frutto di un discorso durato per settimane, anche se la forza con la quale mi hanno cercato e voluto non mi ha fatto mai dubitare della scelta».
–Nel tuo team precedente hai avuto modo di giocare al fianco di Principe, che oltre ad essere un tuo grande amico è uno dei player più influenti in Italia. Quanto ti ha aiutato nella tua crescita come player?
«Non ho mai nascosto che Daniele fu il motivo per il quale quasi 3 anni fa scelsi di entrare in Mkers, per un ragazzo alle prime armi lui era ed è tuttora un punto di riferimento, e avere la possibilità di lavorare con lui sapevo fosse il quid in più per puntare a crescere. Ci siamo trovati subito, e abbiamo creato un rapporto di amicizia vero, come è raro trovare in questo mondo. Anche in questo mese transitorio mi è sempre stato vicino e mi ha dato i giusti consigli per farmi capire che la mia fosse la scelta giusta».
-Nella scelta di vestire la maglia di Exeed ha influito la tua amicizia con Hollywood e Dagnolf?
«Non è un segreto che con Holly e Dagnolf ci sia un rapporto speciale da sempre, abbiamo condiviso tanto in passato e continuiamo a farlo tuttora, sicuramente la prospettiva di poterci ritrovare tutti sotto un unico stemma era un qualcosa di cui abbiamo sempre fantasticato, e adesso che c’è stata la possibilità non ci siamo fatti sfuggire l’occasione. Non vedo l’ora di lavorare con loro».
-Quali sono i tuoi obiettivi in chiave competitive nel breve e nel lungo periodo?
«In ottica competitiva nel breve periodo spero nella ripresa dei tornei, essendo attualmente qualificato sia per lo stage di Coverciano che per le Global Series Playoff, nelle quali l’obiettivo è quello di fare un exploit che possa permettermi di sognare un posto al mondiale. Nel lungo, staremo a vedere con FIFA 21 cosa succederà, ma sicuramente il focus è quello di stare stabilmente ai live event».
–Il tuo percorso da player si è arricchito con una parte entertaiment, diventando uno degli streamer più apprezzati del panorama italiano realizzando anche iniziative benefiche a fronte del momento difficile che sta affrontando il nostro paese. Come è nata questa passione dello streaming e cosa consigli ai giovani che vogliono approcciarsi in questo mondo?
«La passione per lo streaming nasce dalla volontà di condividere le mie sessioni di gaming, soprattutto per chi volesse imparare qualcosa di nuovo, oppure evadere dalla quotidianità guardando una persona che stima. In live porto sempre Matteo, senza barriere, ed è proprio questo secondo me che viene apprezzato, e mi ha permesso di creare una community di cui sono fiero e cresce giorno dopo giorno. A chi si affaccia su questo mondo dico di non scoraggiarsi all’inizio se i risultati non arrivano, bisogna essere guidati dalla passione e non dalla smania di voler rincorrere guadagni, e se si ha questa col tempo ci si tolgono sicuramente belle soddisfazioni».
Si conclude qui questo articolo dedicato all’ingresso di Ribera in Exeed.
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