Team Revolution: la rivoluzione dell’Esport

E’ da poco nato il team Esport Revolution e noi di FutXFan abbiamo intervistato per Voi i suoi ideatori per informarvi su tutto ciò che c’è da sapere su questo nuovo progetto, nato dalla collaborazione tra l’imprenditore napoletano Diego Trinchillo  ed il famoso Youtuber di FIFA Antonio Mercogliano, in arte “Tony Tubo. Al neonato team hanno già aderito altri influencers di spicco del settore Esport, come Jok3r e Giuse360 .

Le risposte di Diego e Tony

Diego Trinchillo, Co-Founder insieme ad Antonio Mercogliano

1. Come è nata questa idea? Volete spiegarci brevemente il progetto?

«L’idea nasce dalla passione comune per il mondo dei videogiochi e delle console e si fonda sul concetto per cui è possibile fare sport anche attraverso gli strumenti elettronici. Fino ad oggi gli appassionati di gaming hanno sempre costituito una categoria a parte, che, nella connotazione comune ha portato a definizioni come “N.E.R.D.”, “alienati da joystick”, spesso anche “sfigati”. Ciò che intendiamo fare noi è superare questi preconcetti e far conoscere il mondo Esport al maggior numero di persone possibile, in modo da modificare la percezione del gioco da momento di alienazione a momento di inclusione ed ispirazione. Insomma, vogliamo essere “social” ma anche “sociali”. Mentre per quanto riguarda il progetto, è ancora al suo debutto e si sta modellando man mano grazie alle idee di tutti quelli che hanno deciso di aderirvi e, quindi, di credere in noi. L’idea di base è quella di creare un nostro team e, al contempo, di avere la gestione dei team legati alle squadre di calcio tradizionale».

2. Come mai la collaborazione con l’Empoli?

«In un’ottica di continuità. I rapporti con l’Empoli sono preesistenti rispetto alla creazione della società ed è fondamentale, per noi, inaugurare il nostro bagaglio di esperienza collaborando con una squadra come l’Empoli, che ha già un’ampissima esperienza nel mondo degli sport tradizionali e che, con nostro piacere, ci ha accordato grande fiducia».

3. Il progetto é nato recentemente. Quali sono le vostre aspettative? Avete già pensato ad iniziative per promuoverlo? É già possibile fare un primo bilancio?

«Le aspettative sono quelle di ogni progetto nato da poco: fare bene, ponendosi obiettivi di breve termine realizzabili, sostenere i players e farci conoscere dal maggior numero di persone. Per quanto riguarda le iniziative, ne abbiamo in mente davvero molte, sia riguardo il mondo degli Esports, sia di carattere sociale. Infatti, come anticipato, uno dei nostri obiettivi è modificare la percezione del gaming. In realtà, il bello di questo sport è l’accessibilità a tutti, a prescindere dalla condizione fisica o da limitazioni di altro tipo. In un certo senso, l’Esport abolisce molte barriere presenti negli sport tradizionali. Tutte le iniziative saranno pubblicate di volta in volta sulla nostra pagina Instagram “esportrevolution” ”. Ad oggi non è possibile fare alcun bilancio da un punto di vista imprenditoriale, ma dal punto di vista della crescita personale, dell’adesione al progetto, dell’entusiasmo, il bilancio attuale è sicuramente molto positivo».

Tony Tubo

4. Che obiettivi avete attualmente per i player? Puntate subito a far qualificare qualche ragazzo agli eventi live?

«Gli obiettivi che poniamo ai player sono quelli che loro hanno per se stessi e che sono diversi per ognuno. Il nostro compito è sostenerli ed aiutarli a fare bene ciò che sanno e che amano fare. Pertanto non abbiamo prefissato alcun obiettivo specifico, tutto ciò che di positivo realizzeremo sarà per noi un grande risultato».

5. I players che faranno parte del vostro team di FIFA 21 potranno avere la possibilità di creare squadre competitive grazie al vostro supporto, sia umano che economico senza dover investire di tasca propria in FIFA Points?

«Certamente. Questa, però, è solo la parte materiale del sostegno che intendiamo offrire ai players, insieme con una serie di benefits che li aiuteranno ad essere motivati dal punto di vista personale e a crescere dal punto di vista professionale».

6. Sono già entrati alcuni giocatori, nonostante il team sia nato da pochissimo. Siete a posto così o puntate a fare entrare nuovi players? In tal caso, quali sono le modalità di ingresso nel team?

«Siamo sempre aperti all’ingresso di nuovi talenti all’interno del team. Abbiamo un responsabile scouting, ma valutiamo anche i ragazzi che volessero proporsi di propria iniziativa. Certo, dover dare delle valutazioni è la parte più difficile ed antipatica del lavoro, perché si tratta di avallare o respingere le aspettative di ragazzi spesso molto giovani. Per questo, abbiamo scelto di adottare un primo livello di screening totalmente oggettivo: per poter accedere alla seconda fase bisogna aver vinto almeno tra le 25 e le 27 partite su 30 in Weekend League. Dopo verrà avviato un periodo di prova in cui saranno effettuate ulteriori valutazioni circa la continuità nei risultati e la motivazione, al termine del quale decideremo se il player entrerà o meno a far parte del team in maniera definitiva».

7. Specifichiamo che il team, a differenza di altri dello stesso settore, si occupa sia di FIFA che di PES. Dunque, si potrebbe dire che non ponete limiti; come mai questa scelta che potrebbe sembrare in contro tendenza?

«La motivazione è molto semplice: il nostro obiettivo è far crescere il pubblico degli Esports. Ciò implica non porre limiti, né seguire tendenze. L’Esport, come gli sport tradizionali, crea condivisione ed intrattenimento. Restare in circoli chiusi o creare faide non è il nostro scopo. Piuttosto intendiamo dare a tutti i gamers la possibilità di farsi conoscere, a prescindere dalle loro preferenze di gioco e a tutti gli spettatori la possibilità di seguire ciò che più li appassiona. Concludo con una citazione molto significativa: “Se vuoi arrivare dove nessuno è mai arrivato, devi fare qualcosa che nessuno ha mai fatto“. E voi siete #ready4revolution?».

Le risposte di Giuse360

Giuse360

1. Come mai hai deciso di intraprendere questa strada? Quali sono i tuoi obiettivi per il futuro relativamente a questo progetto?

«Ho deciso di intraprendere questa strada perchè credo molto in questo progetto. Gli obiettivi sono alti, vogliamo crescere sempre di più. So che questo team può ambire a qualcosa di grande».

2. Quest’anno stai ottenendo degli ottimi risultati in Weekend League, hai pensato di poter far parte anche tu del team come giocatore, magari in futuro, o preferisci limitarti ad un ruolo di influencer?

«Per adesso non penso di essere in grado di far parte del team come giocatore, è vero che sto ottendendo dei buoni risultati in Weekend League ma non sono paragonabili a quelli dei giocatori professionisti. Al momento preferisco giocare per divertirmi, poi per quanto riguarda il futuro non escludo niente».

Le risposte di J0K3R

J0k3r

1. Quest’anno é molto importante per te a livello lavorativo, ti sei lanciato in due nuovi progetti, questo e quello musicale, come mai questa voglia di rinnovamento? Sentivi il bisogno di qualcosa di nuovo?

«Nel mio percorso su YouTube sono cambiate molte cose, si punta ormai ad avere una grande qualità nei prodotti che quotidianamente pubblichiamo ed è quello che sto facendo, ma avevo bisogno di rinnovarmi in ciò che ho sempre desiderato fare, la musica. Con l’aiuto di alcuni miei amici esperti nel campo siamo riusciti dopo mesi di duro lavoro a creare un progetto bellissimo di cui sono pienamente soddisfatto e che da pochi giorni ha superato il MILIONE di visite. Questo ovviamente non vuol dire che è finita, questo è solo l’inizio. Per il progetto Revolution come detto non c’è cosa piu bella che creare un qualcosa con i propri amici e ambire a grandi cose, il mondo Esports ormai sta prendendo piede e io e il team Revolution siamo pronti a farne parte».

2. Come mai hai deciso di intraprendere questa strada? Quali sono i tuoi obiettivi per il futuro relativamente a questo progetto?

«La decisione è stata molto semplice, sono una persona a cui piace moltissimo fare parte di un team e avere degli obiettivi ben precisi. Formare un team di amici dove condividiamo tutti la stessa passione è qualcosa di unico, abbiamo degli obiettivi molto alti a cui puntiamo e insieme riusciremo a spaccare tutto e faremo gridare sempre più forte il nome REVOLUTION».

J0k3r & Tony Tubo

Si conclude qui il nostro articolo dedicato al team Revolution.

Vi ricordiamo che FIFA 20 è disponibile per le piattaforme PlayStation 4, Xbox One, PC e Nintendo Switch. Continuate a seguirci sui nostri social per altre notizie e informazioni. Ci trovate su:

          

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